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COME SI CERTIFICA UN CICLO PROTETTIVO

Per la certificazione del sistema protettivo antincendio bisogna tenere conto delle normative vigenti, delle specifiche tecniche del prodotto stesso e del tipo di incendio al quale può essere sottoposto il prodotto da testare. Questi test vengono eseguiti esclusivamente da laboratori accreditati ed autorizzati a livello internazionale.

 

Le norme di riferimento in ambito internazionale

Le principali normative di riferimento a livello mondiale sono la normativa Inglese “BS” (British Standard), la normativa americana “ASTM” o “UL” e la più recente normativa europea “EN”. Oltre a queste è degna di nota la normativa russa “GOST”, mentre altre normative sono presenti a livello locale. Le normative di riferimento valgono sempre esclusivamente come requisito minimo, ciò significa che ogni paese che ha adottato una di queste normative può richiedere ulteriori requisiti. Pur simili nella sostanza, le variazioni di alcuni aspetti nella norma portano a leggere differenze nelle caratteristiche dei prodotti, le quali rendono di fatto impossibile paragoni tra prodotti testati con diverse normative.
Anche se le normative principalmente utilizzate a livello mondiale sono oramai applicate nella maggior parte dei paesi al mondo, ci sono nazioni che applicano le proprie direttive o implementano le normative di riferimento con specifiche allargate al punto tale da renderle, di fatto, direttive proprie.
I test di laboratorio

I test di laboratorio

I prodotti per la protezione passiva dal fuoco hanno l’obbligo di essere testati secondo le normative di riferimento presso laboratori accreditati, ossia autorizzati ad effettuare questo tipo di analisi.
Il circuito di accreditamento funziona a livello internazionale ed ogni nazione ha il suo ente di accreditamento che è collegato con altri a livello mondiale.
L’accreditamento è un servizio svolto nell’interesse pubblico, affinché chiunque, quando ricorre a fornitori esterni, possa fidarsi fino all’ultimo anello della catena produttiva e distributiva, della qualità e della sicurezza dei beni e dei servizi che circolano su un mercato sempre più globalizzato.
L’accreditamento garantisce che i rapporti di prova e di ispezione e le certificazioni (di sistema, di prodotto e del personale) siano rilasciati nel rispetto dei più stringenti requisiti internazionali in materia di valutazione della conformità e a fronte di una costante e rigorosa azione di sorveglianza sul comportamento degli operatori responsabili (Laboratori e Organismi).
Le curve d’incendio

Le curve d’incendio

La curva d’incendio, meglio definita come curva temperatura/tempo, classifica una tipologia di incendio normato, ossia stabilisce in quali termini di tempo la temperatura si innalzi di un determinato parametro e per quanto tempo. Queste curve temperatura/tempo vengono stabilite per simulare differenti tipologie d’incendio e servono a garantire la riproducibilità dei test. Le curve più comunemente utilizzate sono la curva ISO 834 (adottata da quasi tutte le norme di riferimento nell’ambito dell’edilizia civile), la curva da esterni (che simula un incendio in ambiente aperto), la slow heating curve (che simula un incendio nascosto) e la curva idrocarburi (che simula l’incendio in una raffineria o in altra situazione con il raggiungimento di temperature molto alte).
Queste curve sono comunque sempre altamente teoriche, poiché simulano incendi che non si spengono mai, mentre in natura un incendio ha una sua fase di innesco, una fase di propagazione massima ed una fase di spegnimento. È possibile per i professionisti del settore calcolare delle curve di incendio reali e modificare di conseguenza le richieste prestazionali.
  Fire safety engineering

Fire safety engineering

I professionisti di questo ramo dell’ingegneria hanno la possibilità di abbinare i risultati dei test dei prodotti alle reali condizioni di impiego. Calcolando l’effettivo sviluppo dell’incendio, tenendo conto di tutte le variabili che lo compongono (carico d’incendio, architettura del locale, areazioni, impianti di protezione attiva, ecc.), il professionista può dimensionare il rivestimento protettivo sulla base delle effettive prestazioni che dovrà sostenere. Questo tipo di valutazione permette di ottimizzare i costi garantendo allo stesso tempo il rispetto delle norme di legge. Amonn si propone come partner qualificato per il professionista del settore che desideri approcciare questa metodologia di valutazione denominata prestazionale.